Un giorno lungo dieci anni di Claudio Iannilli

Un viaggio della memoria, nei ricordi di un’infanzia romana, un’infanzia di borgata, di una Roma che oggi non si vede più.

E’ la breve autobiografia di Claudio Iannilli, il racconto di un uomo che riveste i panni di quando era un bambino e trasporta il lettore, con un linguaggio semplice e diretto, nella quotidianità di una borgata che fa da  “mamma” a quei ragazzini, la generazione del secondo dopoguerra, che saranno gli ultimi cresciuti per le strade capitoline.

E’ un racconto che segue il flusso dei ricordi, ricordi che tornano alla mente sotto forma di sensazioni, di rumori, di odori, e che arrivano alla penna senza una struttura pianificata, ma guidati dall’entusiasmo e la vitalità di un bambino.

Tra aneddoti divertenti e storie che sfiorano la finzione dell’immaginario infantile, il lettore scopre o ri-scopre tradizioni, relazioni e reti di solidarietà che i più giovani non hanno conosciuto e che i più grandi ricordano con nostalgia.

L’infanzia di Claudio è l’infanzia di molti, molti italiani ma soprattutto molti romani, che hanno vissuto sulla propria pelle i cambiamenti, sempre più rapidi e accelerati, di un “grande paese” che diventa città, la Roma moderna e internazionale che conosciamo oggi.

Una storia che è tante storie insieme. Un racconto che sa divertire ed emozionare.

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11 Risposte to “Un giorno lungo dieci anni di Claudio Iannilli”

  1. tiziana iannilli Says:

    tiziana iannilli Dice:

    27 febbraio 2010 alle 22:27 | Replica
    Ciao Teresa,sono la nipote di Claudio. Ho letto il libro “un giorno lungo dieci anni” ed è bellissimo. Faccio i miei complimenti anche a te! Il libro è scorrevole e di facile lettura. sembra quasi di vivere quei ricordi,quelle “avventure” con zio,i suoi fratelli (tra cui mio padre Sergio) ed i miei nonni…..! Sembra di respirare gli odori della borgata,la polvere ,la pioggia,e quell’umanita’ che noi abbiamo perso e che trovi solo in alcuni piccoli paesi della nostra italia!!E’ stato un bellissimo viaggio nel passato dei nostri genitori,nei loro ricordi,nei loro valori. Bravo zio Claudio!! baci Tiziana!

  2. marzia pesciarelli Says:

    Ciao Teresa, mi chiamo Marzia e sono la nipote di Claudio, cioè la figlia di Nadia. Ho letto il libro è meraviglioso, commovente e allegro, caro zio gli scherzi che facevate con nonno erano troppo belli, avrei voluto essere li e divertirmi come facevate voi, mi ricordano un pò gli scherzi e le storie meravigliose che zio Armando raccontava a casa di nonna.
    Leggere libro mi ha riportato indietro nel tempo, mi mancano tanto i miei nonni, vorrei che fossero ancora qui con me. Grazie per aver condiviso con noi i tuoi ricordi che ora sono anche i nostri.
    Baci Baci Marzia.

  3. DANIELE IANNILLI Says:

    ciao sono Daniele il nipote di Claudio,
    ti faccio i miei complimenti per la stesura del libro soprattutto per la fluidità e la semplicità che rendono la lettura piacevole ed immediata. a Zio lo ringrazio per averci raccontato delle storie divertenti e commoventi della mia famiglia di cui non ero a conoscenza. se il suo obiettivo ero quello di catapultarci in una realtà a noi totalmente sconosciuta direi che ci è riuscito facendoci vivere per un attimo i sapori, gli odori , la sofferenza, e l’allegria che si vivevano in borgata. un buon libro dovrebbe secondo me dovrebbe lasciarti qualcosa, a me a fatto pensare soprattutto agli sforzi e ai sacrifici che i nostri nonni e i nostri genitori hanno fatto e a come sono riusciti ad elevarsi in una condizione sfavorevole come quella in cui hanno vissuto.; ed anche alla capacità di sapersi ugualmente divertire pur non avendo le comodità e l’agiatezza di oggi. GRANDE

  4. teresadimartino Says:

    Ringrazio tutti per i complimenti, ma non credo di avere nessun merito nell’ottima riuscita del libro e nel successo che sembra riscuotere 😉

    E’ un libro scritto col cuore, sentito, è questo ciò che conta.

    Ciao a tutti

  5. Ilaria Says:

    ciao teresa
    sono ilaria la moglie di Daniele il nipote di Claudio…
    Anche io ti faccio i miei complimenti per la stesura del libro,non credo che tu come scrivi non abbia meriti anzi zio Claudio ci ha detto che gli sei stata di grande aiuto.
    Volevo scrivere anche io i miei commenti…
    Prima di tutto volevo dire a zio che il suo libro ha dato tanto ancora prima di essere letto.
    Ha riunito una famiglia in un bellissimo giorno di festa, ci ha fatto commuovere e fatto incontrare tutti finalmente in un’occasione felice.
    Tutti ti vogliono un gran bene caro zio Claudio lo potevi leggere negli occhi di tutti.
    Per quanto riguarda il libro l’ho letto con gran gusto…scorre veloce e non ti annoia mai.
    Tra le risate e la tua felice infanzia hai lasciato trasparire anche i problemi in una forma davvero raffinata…
    la frase che mi è piaciuta di più è “dobbiamo convincerci che ogni essere umano ha sempre qualcosa che vale la pena di raccontare”…
    Il racconto più divertente è quello del licantropo….ma sai che anche mio padre mi raccontava sempre storie strane su questi lupi mannari???evidentemente andavano di moda….
    Per concludere che dire….vorrei che anche nella vita di mio figlio in mezzo a tanta tecnologia ci fosse l’uomo degli aquiloni…..
    Grazie ancora

  6. jacopo Says:

    Ciao Teresa io sono Jacopo il figlio maggiore di claudio!!!
    Ho letto il libro in dieci minuti non riuscivo a staccarci gli occhi(GONFI DI LACRIME) da sopra,niente e nessuno riusciva a distrarmi ero troppo preso da una storia raccontata con la fantasia e le emozioni che solo un bimbo di dieci anni ha,con il cuore di un vero ROMANO che non vuole e non puo’ dimenticare le sue origini.
    Un libro scritto con una semplicita’ “spaventosa” per riuscire a far rivivere a chi lo leggeva quelle emozioni quei ricordi quelle avventure quei sapori quei VALORI e quel RISPETTO per la famiglia (che faceva sacrifici enormi per far vivere i loro figli una vita migliore possibile e soprattutto DIGNITOSA) che oggi non ci sono piu’!
    P.S. Teresa complimenti per la stesura del libro!!

    • teresadimartino Says:

      Ciao Jacopo, ti ringrazio. Non voglio ripetermi, ma il merito è tutto di tuo padre, ha scritto ogni parola e ogni pensiero con il cuore, e credo lo abbia fatto soprattutto per voi, per te e tuo fratello.
      a presto

  7. Massimiliano Iannilli Says:

    Ciao a tutti sono Massimiliano Iannilli primo nipote di Claudio, al quale devo fare un ringraziamento particolare per avermi dato modo di riaprire quei cassetti della mia memoria che avevo serrato da tempo. Ricordo quando con mio Padre andammo a Via dei gordiani da Nino Bocchino che se non erro abitava subito dopo il campo Superga. Il paesaggio che ho impresso nella mente e’ esattamente quello descritto nel libro. Rammento una delle tante sortite a casa dalla nonna di mio Padre; Un giorno andammo a trovarla poiche’ morente, era distesa su un lettone e riusciva a malapena ad esprimersi, alcuni giorni dopo venimmo a sapere che era andata al ristorante ed era in “piena” salute. Ricordo inoltre la chiesa ed il “nasone” all’angolo tra Via Hortis e Via della Venezia Giulia ed un infinita’ di “Baracche” che arrivavano fino alla stazione Prenestina in prossimita’ del campo della Libertas Portonaccio per intenderci. Passando alle sensazioni che ho avuto nel leggere il libro di Zio Claudio, posso dire che quello che mi ha colpito non e’ stata tanto la narrazione dei giochi che fortunatamente ho fatto anch’io ereditandoli da mio Padre, ma alcuni avvenimenti secondo me importanti, raccontati con straordinaria semplicita’. Mi riferisco al fatto che mio Nonno Edmondo spengesse la sigaretta quando veniva a mancare la luce, poiche’ descrive lo stato di chi si schiera contro e vive nell’oppressione. Inoltre sottolineerei la grande umanita’ e l’enorme rispetto per la vita e la dignita’ raccontato nell’episodio dei tedeschi catturati e messi a scrivere W il comunismo, anziche’ fucilarli senza pieta’. Il libro ha il pregio di calare il lettore in un caleidoscopio di emozioni di sensazioni racchiuse nella vita di “Borgata” con i suoi disagi e con le sue contraddizioni. Il lettore ha l’impressione di passeggiare tra le abitazioni di vedere i personaggi che vi abitano, di sentire gli odori della cucina e lo schiamazzare giocoso dei bambini, ma anche di vivere il disagio di chi è in condizioni quasi estreme , ma che trova la felicita’ in un semplice gioco o nella solidarieta’ della borgata; tutto vissuto e raccontato con gli occhi di un bambino che come Alice nel paese delle meraviglie amplifica tutto e tutto sembra piu’ grande, ma anche piu’ spensierato e piu’ bello. Leggendo il libro ci si rende conto di come tutto sarebbe più semplice se anche da adulti potessimo vedere le cose con gli occhi di quel bambino di nome Claudio.

  8. germana Says:

    Questa storia di Claudio ha un non so che di magico –

    non fai in tempo a capire come ti è entrata dentro,
    è tutto così veloce, e da subito inizio a un gran baccano:
    ti serra la gola e ti scioglie lacrime nostalgiche,
    scivola nel cuore e te lo scalda,
    strombazza nella testa e ti fa ridere –
    è una giostra di ricordi e antiche speranze che muove malinconia e tenerezza –
    fino alla fine ti senti bene, ti senti allegro
    e l’effetto, è quello di un immaginario sorso di spumante mai bevuto, dolce, che ti rende euforica.
    grazie

  9. Eleonora Says:

    Ciao, sono Eleonora una amica di Marzia Pesciarelli, ho finito ieri sera di leggere il Libro, è veramente bello, emozionante, commovente e soprattutto “coinvolgente” sembra quasi di rivivere la storia in prima persona!!!Ogni episodio ha fatto riaffiorare in me, ricordi legati ai racconti dei miei nonni e dei miei genitori,vissuti anche loro in borgata…e questo mi ha reso veramente felice.
    Tanti, tanti complimenti e un grazie alla mia amica che mi ha prestato il suo libro. Un Saluto a tutti Eleonora
    P.S: Sig. Claudio aspetto di leggere il suo prossimo libro..!!

  10. antonio Says:

    ciao claudio iannilli sono antonio buccirelli ti ricordi delegato fiom ansaldo di pomezia tanti saluti e auguri

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